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Il BRAND Floramiata

In Floramiata la parola d’ordine è NATURA.

Grazie al perfezionamento delle tecniche produt­tive e al clima favorevole della nostra penisola unito alla possibilità di riscaldare le serre con ca­lore geotermico è più semplice per noi replicare la volta della foresta tropi­cale e ricreare le condizioni più favorevoli alla crescita naturale delle nostre piante.

SLOWGROW

Questi presupposti strutturali e le ricercate tecniche di coltivazione che non stravolgono il ciclo naturale di sviluppo della pianta e che consentono una crescita lenta senza nessuna forzatura ormonale, hanno fatto si che nel tempo il marchio “Floramiata” sia stretta­mente associato alla produzione di piante ornamen­tali dotate di un’ottima robustezza e una lunga shelf-life e capaci di integrarsi armoniosamente all’ambiente domestico a cui sono destinate.

KMØ

Inoltre Floramiata vanta un considerevole stock di piante madri di Dieffenbachia, Aglaonema, Scindap­sus e Spathiphyllum che consentono di autoprodurre una consisten­te parte delle talee che annualmente sono necessarie per la coltivazione.

GEOTERMIA & FLORICOLTURA: ENERGIA SOSTENIBILE PER LA COLTIVAZIONE DELLE PIANTE TROPICALI

FLORAMIATA conta 183.000 mq di serre in ferro-vetro e ferro-policarbonato riscaldate con calore geotermico e 55.000 mq di tunnel singoli e multipli riscaldati con calore geotermico.
Gli impianti di produzione puntano ad una coltivazione che abbia il minor impatto ambientale possibile. Il riscaldamento è collegato a schermi termici mobili che consentono l’ombreggiamento e il risparmio energetico, riducendo del 30% la dispersione del calore attraverso l’irraggiamento. Gli impianti irrigui ad aspersione sono utilizzati per controllare i giusti livelli di umidità; i sistemi di irrigazione sono principalmente goccia-a-goccia e a tappetino che permettono il massimo risparmio idrico.
Inoltre, nel 2022 Floramiata si è dotata di un impianto fotovoltaico da 500kWp che produce in un anno 576 MWh riducendo l’emissione di ulteriori 180 Tonnellate di CO2 oltre a molte altre sostanze inquinanti.

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tonnellate di C02 evitate in un anno

La geotermia fornisce all’azienda 114 milioni di kWh per anno circa. Se tale calore dovesse essere prodotto bruciando gasolio sarebbero necessarie oltre 9.570 tonnellate di questo carburante, una quantità pari al 9,3% del fabbisogno annuale della provincia di Siena.

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tonnellate di C02 catturate dalle piante in un anno

Le piante che produciamo, attraverso i loro processi fotosintetici, sottraggono anidride carbonica fissando la CO2 presente nell’ambiente. Si calcola che i 3 milioni di piante ornamentali prodotte annualmente imprigionino nei loro tessuti circa 600 tonnellate di anidride carbonica, pari alla quantità catturata annualmente da 55 ettari di castagneto.

Carbon free. il nostro obiettivo

Floramiata si è posta un traguardo ambizioso sul tema della sostenibilità ambientale e ha deciso di dotarsi autonomamente di uno strumento di controllo e monitoraggio delle emissioni di gas serra, dando vita ad un progetto che prevede la verifica e la successiva certificazione della  riduzione delle emissioni di CO2  con l’obiettivo di portare l’azienda ad essere definita la prima azienda florovivaistica italiana  Carbon Free.  Per raggiungere il target, le emissioni di CO2 dello stabilimento dovranno essere pari a zero, ovvero l’azienda dovrà dimostrare che le emissioni che genera durante il ciclo di produzione sono compensate dalla capacità di riassorbimento delle piante a cui dà vita.

Floramiata parte da una situazione favorevole dal momento che per riscaldare le serre utilizza energia termica a circa 80°C a valle di un ciclo di produzione elettrica operata da Enel Green Power, energia che senza l’impianto di teleriscaldamento che alimenta il complesso produttivo andrebbe dispersa in ambiente senza essere valorizzata. Il nuovo management ha scelto di acquistare sul mercato energia elettrica certificata rinnovabile e Carbon Free e questo, insieme all’aumento del numero di piante coltivate, all’utilizzo di materiali plastici biodegradabili e al ricorso alla lotta biologica ha permesso di migliorare le performance di sostenibilità dello stabilimento che si propone di raggiungere zero emissioni nel breve tempo

Per  Floramiata  è molto importante coltivare nel modo più sostenibile possibile. Ecco perché nella nostra azienda seguiamo anche le linee guida dell’MPS, un indicatore del livello di ecosostenibilità aziendale che si esprime con un punteggio nella scala da 0 ai 110 punti. Rappresenta uno standard largamente adottato e riconosciuto in tutto il mondo e vi partecipano in totale oltre 3.000 coltivatori (oltre 4300 sedi produttive): il certificato ecologico  MPS-ABC consente il monitoraggio continuo del consumo di fitofarmaci, concimi, energia, acqua e del trattamento dei rifiuti e altri indicatori ecologici caratteristici degli ambienti e delle tipologie di coltivazione presenti. In tal modo è possibile individuare esattamente quali scelte tecniche è possibile effettuare per migliorare il proprio profilo di impatto ambientale.
Il conseguimento del risultato ottenuto con una valutazione  MPS-A  avvicina sempre più  Floramiata  ad avere una produzione di piante tropicali ornamentali basata su processi produttivi che mirano alla certificazione  Carbon Free. MPS-ABC  oltre che essere un utile strumento di monitoraggio e di gestione ambientale, testimonia il grado di responsabilità sociale e il livello complessivo di sostenibilità raggiunto dall’azienda certificata.
Per ulteriori informazioni visitate il sito www.my-mps.com