GERBERA
VP/12 H = 30 CM
Il genere Gerbera appartiene alla grande famiglia delle Asteraceae.
La pianta è formata da una rosetta di foglie lanceolate e tomentose, da cui si dipartono lunghi steli fiorali al termine dei quali è posto un grosso fiore simile ad una margherita. I capolini possono essere semplici, semidoppi e doppi con il centro del fiore scuro o chiaro ed il colore generale variabile dal bianco, al giallo, all’arancio ed al rosso, con sfumature differenti.
Una piccola curiosità I fiori fanno capolino il mattino, con lo spuntare del sole, mentre la sera, per proteggersi da un’eccessiva evaporazione, si chiuderanno, come per riposare.
Esistono circa 70 specie con caratteristiche differenti, la più diffusa è la Gerbera Jamesonii, chiamata anche chiamata “Margherita del Transvaal” dal nome della antica regione del Sudafrica in cui era molto diffusa. È stata scoperta da Gronovio, botanico olandese viaggiatore, che onorò il suo collega e amico tedesco Gerber, collezionista di fiori ed amico di Carlo Linneo, padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi.
Cura della pianta
L’altipiano del Transvaal è caratterizzato da frequenti piogge ed una temperatura media di 16 °C. L’habitat ideale per la crescita della pianta è rimasto legato all’ambiente d’origine, nonostante la genetica abbia contribuito a produrre nuove varietà con caratteristiche assai diverse. La pianta richiede quindi di una zona ecologica calda, dotata di una buona umidità del terreno, con una buona luminosità diffusa, ma riparata dal sole diretto e dai venti.
In particolare per quanto riguarda il terreno deve essere ben drenato e, se possibile profondo, in quanto le radici in natura raggiungono anche un metro di profondità.
L’annaffiatura deve essere regolare con l’aggiunta periodica di fertilizzante con una buona dotazione di fosforo e potassio, in modo che il terreno rimanga sempre leggermente umido ma senza ristagni d’acqua che potrebbero far marcire facilmente le radici della pianta.